IL CRESCENTE MERCATO DEGLI INSETTI EDIBILI

Una immagine dell'avvocato Nicola Lucifero

Il mercato degli insetti è sempre più di interesse in Europa, essendone riconosciute le enormi potenzialità. I benefici nutrizionali, e il ridotto impatto ambientale derivanti dal loro consumo ed allevamento, spingono sempre più i consumatori europei a ricercare questa novità sul mercato.

In questo contesto, non stupisce la decisione della Commissione Europea di apertura ed approvazione nei confronti della classificazione dell’insetto Tenebrio molitor, una larva di colore giallo, come alimento edibile.

Dal punto di vista nutrizionale, gli insetti apportano benefici in termini di proteine, fibre e vitamine assunte –contando in media 58.4 g di proteine per 100g- capaci, inoltre, di essere assorbite più agevolmente. Difatti, è stato dimostrato che, la Tenebrio molitor Larvae ha un tasso di conversione pari al 53-73% rispetto alle carni d’allevamento le quali performano per il 10-12% e il pollo per il 38-43%.

Sotto il profilo della sostenibilità, ridurrebbero lo sfruttamento di terra atta ad allevamento e l’utilizzo di acqua, diversificando le diete, opzione considerata come la più economica, agevole ed ecologica per il raggiungimento dell’SDG n. 2 il quale si pone l’obiettivo di porre fine alla fame, garantendo la sicurezza alimentare, aumentando le componenti nutrizionali assunte, promuovendo un’agricoltura sostenibile.

Gli insetti, in quanto privi di una storia di consumo “significativo” al 15 maggio 1997, per poter essere immessi sul mercato sottostanno alla procedura di autorizzazione ai sensi del Regolamento (UE) n. 2015/2283 relativo ai nuovi alimenti, cd. novel foods. Di conseguenza, è possibile richiedere l’autorizzazione per l’introduzione e il commercio di nuovi alimenti quando, inter alia, questi sono costituiti, isolati od ottenuti a partire da animali o da parti di loro, come nel caso in specie. Per l’ottenimento dell’autorizzazione all’inserimento del novel food nell’elenco dell’Unione è richiesto il soddisfacimento di tre fattori quali: (i) la dimostrazione che l’alimento non presenti profili di rischio per la salute umana, come da comprovate evidenze scientifiche; (ii) che l’utilizzo dello stesso non sia tale da indurre in errore i consumatore, con rispetto a quelle casistiche per cui l’alimento è destinato a sostituire un altro alimento, modificandone i valori nutritivi, ed in ultimo, (iii) che se lo stesso ha funzione sostitutiva di un altro alimento, questa non comporti una perdita di componenti nutrizionali.

L’EFSA diede il via libera all’utilizzo della larva Tenebrio molitor nel novembre dello scorso anno, indicando come la consumazione della stessa, nella sua forma intera essiccata, o sotto forma di farina come ingrediente per la produzione di un vario numero di prodotti, non ponesse criticità in termini di sicurezza alimentare né di apporto nutrizionale. L’azienda francese notificante ne propose l’utilizzo per prodotti quali merendine e simili, proteine e preparazioni proteiche per sportivi, biscotti, pietanze a base di legumi e pasta secca. Sulla scia della green lightottenuta dall’EFSA, il Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi ne ha approvato la classificazione come novel food, autorizzandone quindi la commercializzazione nell’Unione. L’ultimo step per ottenere l’ufficiale riconoscimento, prevede l’approvazione del regolamento d’esecuzione da parte della Commissione europea, armonizzando così la disciplina tra Stati membri.

Per il mercato italiano questa decisione rappresenta una svolta in quanto segnerebbe la possibilità di un’apertura verso una disciplina che attualmente soffre di un vuoto normativo. A differenza di paesi come l’Olanda nel quale, ai sensi dell’articolo 35 del Regolamento UE n. 2015/2283 è possibile la commercializzazione di insetti in un regime di tolleranza, il Ministero della Salute ne permette la commercializzazione solo una volta ricevuta autorizzazione a livello comunitario, come da nota informativa del 2018. Nel 2017 il Ministero della Salute ne ha invece ammesso l’utilizzo nella preparazione di mangimi, soddisfacendo la crescente richieste di utilizzo di materie prime proteiche nell’alimentazione di animali da allevamento, alle condizioni di cui al Regolamento UE n. 142/2011.

Gli operatori del settore dovranno, una volta ottenuta l’autorizzazione, interfacciarsi con le sfide relative al marketingdi tali prodotti. Per ottenere il consenso dei consumatori, ricerche di mercato hanno evidenziato come il limite maggiore all’accettabilità degli insetti è nella visibilità di questi nella loro forma intera nel prodotto. Se invece presentati sotto forma di farina o preparazione per il prodotto finale, sarebbero in grado di raggiungere una fetta di mercato maggiore. Ulteriore punto sottolineato è l’utilizzo della componente a base di insetti all’interno di prodotti già familiari ai consumatori, così da limitare l’elemento di novità. Per superare tali ostacoli gli esperti consigliano la ricerca di testimonial o influencer così da agevolare l’accettazione della società del fenomeno dei cd. cibi del futuro.

Seguendo il trend attuale il mercato degli insetti edibili è proiettato in crescita passando da 500 tonnellate di prodotti a base di insetti nel 2019 a 260,000 tonnellate nel 2030, come meglio indicato nel grafico sottostante. È da sottolineare come la limitata produzione del 2019, fosse prevalentemente additabile alla mancanza di una normativa che ne permettesse la commercializzazione in Europa e dal diverso approccio degli Stati membri alla materia.

Risulta emblematico come nello scenario attuale di liberalizzazione dei mercati, sebbene in Italia ne sia vietato il consumo, l’import di insetti risulta invece possibile tramite l’acquisto su siti di e-commerce, dimostrando come il divieto attualmente vigente sia un’occasione persa per il mercato italiano. Si pensi inoltre alle start up

che producono mangimistica e alimentazione animale a base di insetti, e a quelle che essendo nella fase di sperimentazione di alimenti a base di insetti, ne aspettano l’autorizzazione.

Ad oggi, la disciplina è in continua evoluzione: altri undici insetti sono al vaglio dell’EFSA, inter alia, l’Acheta domesticus– grillo domestico- e la Locusta migratoria, i quali se dovessero ricevere il lascia passare dell’EFSA e degli Stati membri, allungherebbero la lista degli insetti autorizzati come alimenti nell’Unione europea. Il loro ingresso costituirebbe un aiuto al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’European Green Deal e dalla From Farm to Fork Strategy, tra i quali, il passaggio a diete più sostenibili ugualmente ricche di proteine, costituendo gli insetti una valida alternativa alla carne.

  • contributo di Nicola Lucifero, partner di LCA Studio Legale e Responsabile del dipartimento “Food Law”