AEPI: Comuni, imprese, associazioni uniti per tutelare PMI e Made in Italy. L’evento organizzato a Manduria nel Salento

Nella foto Mino Dinoi presidente AEPI

La crisi economica causata dalla pandemia ha aggravato una situazione già critica per le imprese italiane, soprattutto quelle di piccolissime e piccole dimensioni. La sfida è salvaguardare questo patrimonio e permettergli di affrontare il futuro con maggior fiducia. E per farlo è necessaria la collaborazione tra Comuni, imprese, associazioni e fondazioni. È quel che ha fatto la confederazione delle Associazioni Europee dei Professionisti e delle Imprese con la tavola rotonda “Artigiani, agricoltori, commercianti: chi li tutela?”, svoltasi stamani a Manduria (Ta) nel corso della seconda giornata della Festa nazionale di AEPI. Seduti allo stesso tavolo, seppur virtualmente, il presidente di Anci Antonio Decaro, l’ex ministro delle Politiche agricole e presidente della Fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente dell’Associazione Città dell’Olio Michele Sonnessa e rappresentanti della Confederazione. L’evento è stato coordinato dal giornalista economico Marcel Vulpis – co-fondatore (insieme  all’imprenditore Vittorio Angelaccio) del blog “FoodEconomy.eu“.

“È interesse delle amministrazioni comunali sostenere le piccole e medie imprese del territorio, che con forza e coraggio hanno resistito e ripreso le attività. Con questo obiettivo ANCI ha convintamente sottoscritto il protocollo d’intesa con AEPI per incentivare le sinergie e valorizzare il Made in Italy”, ha affermato il presidente di ANCI Antonio Decaro sottolineando l’importanza delle sinergie tra le aziende dei territori e chi quei territori ha l’onere di rappresentarli.

Sull’importanza della tutela e della promozione del Made in Italy, ha insistito anche Alfonso Pecoraro Scanio. L’ex ministro ha rivendicato di aver introdotto nel dibattito il termine ‘pirateria agroalimentare’, invitando però “ad estendere gli interventi anche agli altri settori e ad accompagnare agli interventi di promozione anche il monitoraggio dei risultati”.

Ma se si parla di eccellenze italiane non si può prescindere dalla produzione agroalimentare, caratterizzata da una parcellizzazione che si va a scontrare con le strategie delle “multinazionali che indirizzano il consumo verso prodotti non di qualità”, ha attaccato Michele Sonnessa. “Agricoltori che sono sentinelle del territorio e che devono essere messi in condizione di proseguire la loro attività se vogliamo scongiurare il rischio di abbandono dei campi, con inevitabili conseguenze per la tutela dell’ambiente”.

Nel corso della tavola rotonda sono intervenuti anche la vicepresidente della IX commissione della Regione Lazio Francesca De Vito, il segretario generale Flai Trasporti Andrea Orlando, e il responsabile Mercati e Fiere di AEPI Mauro Ottaviano.